Dove, cosa e quando
Sabato 1 Aprile ho partecipato alla seconda edizione della Fiera del Cicloturismo organizzata da Bikenomist e Bikeitalia. Non è un caso che si sia tenuta a Bologna al distretto DumBO: uno spazio di “Rigenerazione creativa ondivisa” ricavato dall’ex scalo merci ferroviario. La città è stata scelta in quanto punto di raccordo delle principali linee ferroviarie italiane ed il distretto perché vicino alla stazione, così da essere facilmente raggiungibile con la formula treno + bici tanto amata dai cicloviaggiatori.
L’ingresso è gratuito prevede una due giorni di interessantissimi talks a tema cicloturismo: esperienze, consigli, coaching e mobilità. Noi alle 10:00 eravamo già in fila per entrare ed alle 15:00 del sabato c’erano già 8.000 visitatori.
Abbiamo visitato ogni stand e parlato con tantissimi uffici turistici, tour operator e “semplici” organizzatori e promotori del loro territorio. Molte le guide cicloturistiche di varie scuole, tra cui l’Accademia Nazionale di Mountain Bike di cui sono guida e socio.
Ci sono numerosissimi stand da tutta Italia ma anche dalla Spagna, Croazia e Slovenia. La presenza di paesi esteri è segno che anche il resto d’Europa punta ad un’apertura del cicloturismo italiano.
Impressioni
Venendo da Bolzano ho sentito la grave mancanza di Trentino e Sudtirolo e parlando con l’organizzatrice Pinar Pinzuti, alla loro richiesta, le due provincie non erano interessate abbastanza al pubblico italiano definendolo “non pronto al cicloturismo”. Gravissima mancanza e gaffe per la regione precursore del turismo in bicicletta in Italia, regione abituata ad un cicloturismo che arriva da nord, ma che avrebbe potuto farsi conoscere e puntare maggiormente sugli italiani.
Tantissimi gli spunti presi, con il desiderio di migliorare e poter offrire sempre più un servizio di guida e cicloturismo che sia singolare, emozionante e a livello d’uomo.
Personalmente mi ha colpito molto la grinta e la carica di Paola Gianotti durante un talk che è un nome ed un programma: “Nulla è impossibile, basta crederci”.
Paola è una coach motivazionale, una promotrice della mobilità sostenibile che combatte per il clima e per i diritti del ciclista, una scrittrice, nonché la più veloce ciclista circumnavigare il globo in bici ed è detentrice di 4 Guinness World Records.
Spaventosamente carica, positiva e motivata, ma al contempo genuina, entusiasmante e leggera.
Ha un modo di prendere la vita ed affrontare le cose che stimo molto, così come tutta la sfera del miglioramento personale, del rispetto verso il prossimo e della salvaguardia di ciò che ci circonda.
Cosa mi porto a casa
Da questa fiera sono emersi diversi tipi di anime, di modi di vivere la bicicletta, la propria vita, lavoro e tempo libero. C’è chi corre e insegue le più ardue sfide, chi si mette a servizio degli altri, chi vive alla leggera e gli basta godersi il paesaggio. Ma anche chi cerca numeri e vuole finalizzare profitto e chi insegue il proprio sogno e la propria utopia. E poi c’è chi semplicemente si mette in sella e svuota la mente.
Con oggi ho preso un po’ più coscienza dell’umanità eterogenea che sta dietro al mondo bici e della speciale diversità che lega tutti noi appartenenti a questo settore.
Aumentare la propria consapevolezza, anche se di poco, non è cosa da niente. Ne è valsa la pena!
Sono conscio di aver assorbito come una spugna qualsiasi informazione vista, sentita e richiesta e che serve incanalare tutte queste energie verso il mio modo di sentire e vivere, in sella e non.
Non è semplice ma le cose arriveranno con il tempo e con il miglioramento, fino a che un giorno mi guarderò indietro e sarò sorpreso del cammino fatto. Chissà dove sarò e cosa sarò riuscito a creare.
Un sentito grazie a Davide di Bike D5 Adventure per avermi accompagnato, per il confronto di questa giornata, per la sua apertura mentale e per inviare le sue energie a quelle determinate frequenze.
I momenti come questo di oggi in fiera con quello scambio di idee, di esperienze, di mondi e di emozioni sono arricchimenti non da poco e fanno smuovere quella fiamma che arde in noi.
Il confronto e l’accettazione stanno alla base della strada del miglioramento. Strada che ho imboccato anni fa e da allora un passo alla volta sono cambiato tantissimo, crescendo e gioendo.
Mi sento contento ed orgoglioso di ciò che sono diventato.
Per migliorare serve confrontarsi, mettersi in dubbio e mettersi in gioco, acquisendo il meglio e lavorando per la miglior versione di noi stessi. Per migliorare basta mettersi in viaggio, meglio ancora se su una bicicletta o con lo zaino in spalla.